Cos'è
"Figli di Abramo" è uno spettacolo teatrale tratto dall’opera ABRAHAMS BARN di Svein Tindberg. Tradotto e diretto da Gianluca Iumiento, e adattato e interpretato in esclusiva per l’Italia da Stefano Sabelli, lo spettacolo racconta la storia di Abramo, il patriarca comune e condiviso dalle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam.
La narrazione è costruita come una sorta di "Mistero Buffo", con un mix di affabulazione, ironia e riferimenti all’attualità. Due protagonisti — un attore e una guida palestinese appassionata di film western — partono da Gerusalemme alla ricerca dell’Abramo perduto. Il racconto segue il viaggio epico e spirituale di Abramo, descritto come un "profugo" e "viandante" per eccellenza, il primo monoteista, che ha influenzato le culture e le storie di tutto il Medio Oriente.
Lo spettacolo esplora il pellegrinaggio fisico e spirituale di Abramo, e attraverso le esperienze personali di Stefano Sabelli, l'adattamento trasforma il testo norvegese in una narrazione più mediterranea, vibrante e ironica. La musica dal vivo, curata da Manuel Petti, arricchisce il racconto e facilita i cambiamenti temporali, aprendo finestre su diverse culture intrecciate.
"Figli di Abramo" vuole essere una riflessione sulle radici comuni delle tre religioni monoteiste e sul bisogno di riscoprire i valori reciproci di comunità, in un mondo segnato da conflitti e divisioni. Lo spettacolo è un invito a mettere in luce le affinità tra popoli, piuttosto che le loro differenze.
Infine, lo spettacolo è dedicato alla memoria di Padre Michele Piccirillo e dell'architetto Roberto Sabelli, due grandi archeologi e costruttori di pace in Palestina e nel mondo.
I biglietti sono disponibili per l’acquisto sul sito Liveticket o direttamente in biglietteria, salvo esaurimento posti.