Cos'è
“AQUANAE – CONFLUIRE”
Mostra fotografica e installazioni a Palazzo Dolcini
Dal 9 al 30 novembre 2025 – Inaugurazione domenica 9 novembre, ore 18.00
Il Comune di Mercato Saraceno presenta AQUANAE – CONFLUIRE, un progetto espositivo di grande suggestione visiva e sonora che trasforma gli spazi di Palazzo Dolcini in un percorso immersivo tra fotografia, installazioni e paesaggi sonori.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Mercato Saraceno in collaborazione e con l’affidamento a Trame Teatro APS, si avvale del contributo e del patrocinio della Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, e nasce con l’intento di esplorare la relazione profonda e simbolica tra l’acqua, la terra e la memoria dei luoghi.
Un’esperienza multisensoriale
Le fotografie di Mono Giraud costituiscono il cuore visivo della mostra, in un dialogo poetico con le installazioni di Roberto Giordani e Alessia Zampini, il paesaggio sonoro curato da Francesco Cinque e Valentina Donati, e i contributi video di Bruno Donati, che ampliano ulteriormente l’esperienza percettiva del visitatore.
“AQUANAE – CONFLUIRE” è un racconto corale sull’acqua come principio vitale e come metafora di unione, flusso e trasformazione. Un invito a lasciarsi attraversare da un linguaggio artistico che intreccia materia, suono e immagine, evocando la continuità tra uomo e natura, tra tempo e memoria.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 al 30 novembre 2025 presso Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno (FC).
L’inaugurazione si terrà domenica 9 novembre alle ore 18.00, alla presenza degli artisti e delle autorità.
Orari di apertura:
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Sabato: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
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Domenica: dalle 10.00 alle 12.00
È possibile concordare visite su richiesta contattando il numero 0547 699716.
Con AQUANAE – CONFLUIRE, il Comune di Mercato Saraceno rinnova il proprio impegno nella valorizzazione culturale del territorio, promuovendo linguaggi contemporanei che sanno coniugare arte, ambiente e identità locale.
L’evento conferma la vocazione di Palazzo Dolcini come spazio dinamico di incontro e di produzione culturale, aperto alla sperimentazione artistica e al dialogo con il pubblico.